banner
banner

SULMONA – Gli interventi di riqualificazione ed adeguamento dell’ala Bolino dell’ospedale di Sulmona “sacrificano” il servizio di endoscopia che sarà trasferito, entro il prossimo 30 settembre, al primo piano dell’ex struttura ospedaliera di Pescina. Il nuovo assetto è stato deciso nei giorni scorsi dal Direttore Generale dell’azienda, Ferdinando Romano e dal Direttore amministrativo, Stefano Di Rocco. Nella circolare diramata ai responsabili dei servizi e dipartimenti interessati al piano trasferimenti, si evince che l’endoscopia sarà allocata temporaneamente a Pescina, con ovvi disagi per l’utenza costretta alle spole pur di accedere al servizio. I tempi delle visite sono già lunghissimi, in alcuni casi sfiorano i tre anni di attesa. Tuttavia gli addetti ai lavori rassicurano i pazienti, soprattutto quelli più fragili, spiegando che il trasferimento sarà temporaneo, il tempo necessario di svolgere i lavori nell’ala Bolino che saranno piuttosto celeri. La Cgil sul punto annuncia battaglia. “Chiediamo che venga immediatamente revocata la disposizione relativa al trasferimento del servizio di Endoscopia, ricercando tutte le idonee soluzioni più confacenti alle esigenze territoriali e all’utenza, anche attraverso il coinvolgimento di Istituzioni e Politica locale e regionale. E’ ormai acclarato che i servizi alle comunità debbano essere il più possibile di prossimità, invece la Direzione strategica della ASL si permette di trasferire attività sanitarie da un luogo ad un altro quando, al contrario, avrebbe dovuto potenziare tutte le strutture sanitarie dedicate alla prevenzione ed alla cura”- tuonano dal sindacato. Nella circolare vengono inoltre fornite tutte le indicazioni da osservare per permettere l’avvio dei lavori: trasferimento del servizio riabilitazione e servizi ambulatoriali in altri ambienti sanitari da recuperare, spostamento del Centro Stella nell’ala Bolino e nel nuovo corpo di fabbrica, allestimento di prefabbricati nell’area dell’ospedale di Sulmona per il deposito della Tac e di altre apparecchiature elettomedicali, ricollocamento degli spogliatoi centralizzati e individuazione dei locali per gli impiegativi amministrativi. Una mini rivoluzione che dovrà essere portata a termine entro e non oltre il 30 settembre, come ribadito dai vertici, onde evitare ripercussioni sulle tempistiche dell’appalto. Si tratta di un intervento da 5 milione e mezzo, compresi 136 mila euro di oneri di sicurezza, affidato nelle scorse settimane all’operatore economico Rti Arpe Appalti, con sede a Casagiove, che aveva offerto un ribasso del 14,95 per cento sugli importi posti a base di gara. Gli impianti, con un importo complessivo di circa 6 milioni di euro ottenuti con Pnrr, saranno adeguati e sostituiti nei reparti di pediatria, ostetricia e ginecologia, blocco parto ed operatorio.

Lascia un commento